SEBILACOTHA will guide you through the regular perception into the gap of the
infinity. the rhythm fades into the depth, and, with it's surd beat on the other side of
liquid-reality, as it were on the visible water surface, it generates complicated
acoustic patterns. The album never loses its tension. It is a hike between idm
melodies and massive breakcore beats.
- Artist / Producer
- Release Date
- Lenght
- Available Formats
- Cat. num (physical)
- Cat. num (digital)
- Label
- Mastering
- Cover
- Layout
- arMuta
- 12/2010
- 54:28 min
- Digital
- raum-net-11
- Raumklang Music
- D. Geiger
- A. Kramarev
- A. Kramarev
Additional information
Digital, not limited
Reviews:
Soundsbehindthecorner.org [04/2011]
Raumklang ha un grande binocolo tra le mani di Dirk Geiger, un cannocchiale che nelle mani del manager/musicista diventa lo strumento per fare “scouting” guardando lontano e cercando quei talenti che nell’‘ambito Intelligence si collocano ovunque.
Occorre però lo strumento idoneo e Geiger ha l’‘olfatto raffinato che gli permette di sentire odori IDM al di là dell’‘Europa canonica: grazie a lui la Russia ed i suoi fermenti hanno una voce importante che non sacrifica propensioni in “un’‘isola” invece ricca di fermenti.
Midimode li avete conosciuti nel recente passato grazie all’‘uscita del loro EP: se vi appoggiate al roster e al catalogo Raumklang potreste innamorarvi del sound della bella “laptoppers” russa Darkrad ed il terzo artista su cui Geiger punta nel dare voce alla Russia Intelligence è Artyom Kramarev, la mente che vestendo i panni ar.Muta costruisce il suo percorso sonoro da anni, partendo dagli anni ‘‘90 dell’‘industrial hardcore di tanti dj manipolatori e miscelatori per arrivare ai nostri giorni in cui la potenza, il ritmo “commercial” diviene invece crepuscolare, il noise si raffina e diventa dub armonico, i ritmi dancy rimangono tali ma su fronti “slow” che ora alle macchine chiedono concept anche labirintici, mentalmente complessi ma con una maggior ricerca.
Un percorso coerente ed invidiabile ma tipico di chi nato dj “attivo” in consolle nel tempo cerca il protagonismo compositivo, l’‘espressione mentale legata alle macchine sonore.
Titoli astratti come se fossero usciti da casuali tocchi di dita sulla tastiera ed ancora più astratta la musica; le dieci tracce di “Sebilacotha” esulano dai canoni per crearsi una nicchia sperimentativa come il più cupo Black Lung o le contorsioni o gli squilibri di Ginormous.
“Nhoatls” è rappresentativa del suon ar.Muta: “bubbling” subito per poi convergere verso glitch che graffiano in attesa di successive variabili, spaziando prima tra synth per poi dare voce a power-dub sovraccarichi di tensione, isterismi sonori anche supportati dalla voce che declama.
Eppure è imprevedibile questo sviluppo vista la partenza dell’‘album che con “Elpa Welq” dava spazi anche dilatati a sincroni di glitch e drum’‘n’‘bass ritmate, la successiva “Lew Mnast” si occupa ora di space-sound sincopati e ricchi di architetture anche eteree, “Merassh” è frutto di dialoghi incomprensibili tra macchine ruvide contrapposte ad atmosfere digitali rarefatte.
Da tutto ciò capirete che “Sebilacotha” non è adatto a chi si adagia tra suoni in loop, ad album statici ma è invece perfetto per gli amanti della variabilità sonora, della curva improvvisa, dei percorsi non asfaltati anche in ambito sonoro, terreni impervi che le macchine non agevolano nel percorrerli, in poche parole, “Sebilacotha” è un viaggio tra soundscape irregolari, suoni diversificati come un paesaggio collinare fatto di picchi, per quanto dolci, e corsi d’‘acqua ma visti in un’‘ottica digitale.
adnoiseam.net [02/2011]
Interesting digital-only full-length album by Russia's ar.Muta, which we had previously heard only on several Acid Samovar compilation. Kicking in with rather flowing, melodic but upbeat electronica, "Sebilacotha" progresses by incorporating harder beats and more frequent breaks and ends up being a lot less soft and mild than it originally feels. Still mostly a home-listening or headphone experience, it is a rather beat-driven affair which manages to remain mostly clear and accessible, even when it ventures in atonal avalanche of beats and glitches. Well done.
Tracklist
01. elqa welq (free download)
02. lew mnast
03. neqh
04. glo htaqq
05. merassh
06. wlotdasq
07. nhoatls
08. rolak awor
09. wenato l
10. dekla